tag:blogger.com,1999:blog-9114049080754118173.post136300927683409686..comments2024-03-27T16:44:31.033+01:00Comments on Quotidiano Honebu di Storia e Archeologia: Cos’è un nuraghe? 7 domande che agitano il mondo degli studiosiPierluigi Montalbanohttp://www.blogger.com/profile/00281002581296200973noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-9114049080754118173.post-18874093061306421972013-08-31T14:26:06.507+02:002013-08-31T14:26:06.507+02:00Cara Giusy, per esigenze di spazio ho ridotto all&...Cara Giusy, per esigenze di spazio ho ridotto all'osso le risposte, ma certamente sfondi una porta aperta (con me) quando affermi che dal concepimento alla completa evoluzione c'è voluto parecchio tempo. Io pongo il 2200 a.C. (cultura di Monte Claro) il primo stimolo ideologico all'edificazione di qualcosa di simile ai nuraghi. Quindi i secoli interessati al fenomeno aumentano notevolmente. Ho dovuto scrivere 3 libri per illustrare il processo avvenuto in Sardegna.<br />Pierluigi Montalbanohttps://www.blogger.com/profile/00281002581296200973noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9114049080754118173.post-86731581861544352922013-08-31T10:54:53.332+02:002013-08-31T10:54:53.332+02:00Gentile sig. Montalbano, complimenti per questo ar...Gentile sig. Montalbano, complimenti per questo articolo che parte dalla base, la ricerca archeologica. Guardando i nuraghi penso spesso alla storia di San Gimignano o le due torri di Bologna, oppure i piramidi di Egitto, e trovo interessante l'idea che l'uomo per competizione cerca di eguagliare e superare il vicino con costruzioni più grandiose e belle. Nella storia c'è sempre una sottile divisione tra il necessario (incluso il religioso) e il più bello, più grande e più impressionante. È solo un aspetto, perchè è da tenere in considerazione anche che i nuraghi sono una forma di costruzione, di architettura, che non necessariamente dice qualcosa sulla loro funzione. saluti TimbertTimberthttps://www.blogger.com/profile/17150246452035199164noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9114049080754118173.post-62810164269333744172013-08-31T09:19:09.381+02:002013-08-31T09:19:09.381+02:00Gentile Prof. Montlbano, ho letto con una certa cu...Gentile Prof. Montlbano, ho letto con una certa curiosità il suo articolo, in quanto le 7 domande che lei ha posto, sono le più frequenti che noi "pagani" ci poniamo. Ma leggendo le sue risposte, non sono rimasta soddisfatta. Non che cercassi la verità assoluta, cosa impossibile in questo campo. Lei afferma che i Nuraghi furono costruiti durante il bronzo medio, per cui parliamo di un lasso di tempo che va dal 1600 al 1300 a.c. circa. Cioè 300 anni. Afferma che era nata l'esigenza delle torri. <br />Le esigenze non nascono dall'oggi al domani, dal nulla: l'uomo ha un'esigenza quando conosce qualcosa, quando l'ha vista, quando riscontra che quella data cosa può essere utile, o necessaria, alla sua vita. Se una cosa non esiste, non si è mai vista, non può esistere l'esigenza di quella cosa. Inoltre 300 anni li reputo un po' insufficienti per sperimentare, sbagliare, ed infine fare bene delle costruzioni megalitiche come i Nuraghi. Se gli 8.000 di cui lei parla sono stati tutti edificati in questo periodo, significa che ne vennero costruiti circa 26 all'anno, siano essi semplici o più o meno complessi. Inoltre, vorrei aggiungere che per poter edificare delle strutture così complesse (e non parlo del numero delle torri) c'era bisogno di una conoscenza delle leggi della fisica e dell'architettura non da poco e che non basta "vedere una cosa" per riuscire a copiarla nella sua complessità, ma c'è bisogno di uno scambio continuo di informazioni e conoscenze. Per cui ritengo, che la costruzione di queste torri non possa essere avvenuta "per caso" o per una esigenza nata da non si sa cosa; e non ritengo neanche che questi siano stati costruiti indipendentemente l'uno dall'altro nell'arco di quei fatidici 300 anni. Credo che gli studi in merito siano ancora allo stato embrionale e che, purtroppo, a tutt'oggi, non si ha idea di cosa siano queste costruzioni di cui tutta la nostra terra ne è piena. Mi auguro che questa materia, chiamiamola "Sardegnologia", in futuro abbia più attenzione da parte degli studiosi, che prendano atto del fatto che si tratta di costruzioni uniche al mondo, e che questa specificità sia studiata come merita. GiusyAnonymousnoreply@blogger.com