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giovedì 30 settembre 2021

Archeologia. Il mondo dei sardi nuragici all'epoca dei Giganti di Mont'e Prama. Articolo di Pierluigi Montalbano

 Archeologia. Il mondo dei sardi nuragici all'epoca dei Giganti di Mont'e Prama.

Articolo di Pierluigi Montalbano

Nella lettura del contributo di Giovanni Ugas intitolato "la stagione delle aristocrazie", all'interno del libro "I giganti di pietra", ho rilevato una minuziosa descrizione del modo di vivere dei sardi del Primo Ferro e ho deciso di pubblicare un articolo che riassume le tante notizie fornite dall'archeologo su vari aspetti della vita quotidiana dei nuragici.
Intorno al X a.C., abbandonati i nuraghi, gli abitati si ridussero di numero ma aumentarono in dimensioni, alcuni a spese di altri che rimasero piccoli villaggi rurali. Le case furono realizzate direttamente a ridosso delle torri, trasformate in luoghi di culto, e sopra le rovine della precedente cinta muraria. Le capanne erano a isolati circolari, con più ambienti disposti intorno a una piazzetta centrale. Erano case dotate di laboratori, magazzini e altre infrastrutture. Il sistema urbanistico vede un miglioramento delle architetture dei pozzi, con canali di

venerdì 17 settembre 2021

Archeologia della Sardegna. L’architettura nuragica nel contesto mediterraneo. Articolo di Giovanni Ugas

 Archeologia della Sardegna. L’architettura nuragica nel contesto mediterraneo

Articolo di Giovanni Ugas

Sul piano formale e funzionale, l’architettura delle residenze fortificate nuragiche è in pieno accordo con i coevi talajots delle Baleari, soprattutto quelli della vicina Nura (Minorca), e ancor più con le torri della Corsica meridionale. Nella penisola iberica diverse fortezze portoghesi come San Pedro e Zambujal con torri a pianta circolare e verosimilmente coperte a tholos sono riferite già alla cultura del vaso campaniforme, ma sono palesemente fuori dalla linea di sviluppo ben documentato, durante il Bronzo Medio e Recente, nelle Baleari, Corsica e Sardegna dai nuraghi, talaiots e torri che si sviluppano gradualmente in forme evolute. I protonuraghi, i più antichi talajots e torri hanno un’unica origine e potrebbero essere scambiati tra loro tanto sono simili. In ambito edilizio, la parentela con le

mercoledì 8 settembre 2021

Archeologia. Il posto della Sardegna nelle rotte commerciali arcaiche del Mediterraneo. Articolo di Carlo Tronchetti

Archeologia. Il posto della Sardegna nelle rotte commerciali arcaiche del Mediterraneo, 

Articolo di Carlo Tronchetti (Pubblicato su L’Africa Romana 14) 

Come è noto ed evidente, la Sardegna occupa geograficamente un posto centrale nel Mediterraneo occidentale, e questa sua situazione topografica privilegiata la pone come un punto chiave dei traffici che si sono svolti tra le terre che si affacciano su questi mari. Di tali argomenti si sono occupati diversi Autori, e non è certo qui il caso di ripercorrere le strade da loro già battute. Mi limiterò, dunque, ad accennare ad alcuni dati di fatto per meglio collocare il discorso più specifico cui mi voglio attenere in questa sede, e che concerne specificamente l’età arcaica propriamente detta, quella che corre dal 625 al 475 a.C. circa. Di questo periodo, in relazione anche all’isola, ho già trattato altre volte in altre sedi, e vorrei, adesso, appuntare la mia attenzione su alcuni problemi di dettaglio che altrove non ho avuto modo di approfondire appieno. Per meglio inquadrare il periodo di cui parlerò conviene ricordare che i contatti tra la Sardegna e l’area etrusca sono ben conosciuti sino dall’età del

martedì 7 settembre 2021

Archeologia. Ipotesi surreale, immaginifica e metamorfica di un’Isola nell’Isola, al centro dell’Oceano “Mediterraneo”, lungo l'asse del 40° parallelo, che taglia esattamente a metà la Sardegna, e Sorgono ne è il suo perno Centrale, Terracqueo e Simbolico. Articolo di Cesare Crobu

Archeologia. Ipotesi surreale, immaginifica e metamorfica di un’Isola nell’Isola, al centro dell’Oceano “Mediterraneo”, lungo l'asse del 40° parallelo, che taglia esattamente a metà la Sardegna, e Sorgono ne è il suo perno Centrale, Terracqueo e Simbolico.

Articolo di Cesare Crobu

Mi rivolgo principalmente a coloro che amano fantasticare, un po' sognando e un po' frugando nel proprio “IO” memoriale, immaginare, cosa poteva aver vissuto, se fosse stato in un tempo indefinito, forse anche prima dei nostri antenati Nuragici, e se poteva esserci stata, una civiltà diversa, da quelle finora conosciuta, come potenzialmente, si sarebbe comportato.

Premetto: i denigratori, della prima, possibile, “Civiltà” del mondo Latino,  in cui, potessero essere individuati negli antichi popoli Sardi, o meglio dire, i Nuragici, o Shardana, Sherdana o ancora, Popoli del Mare, come sono chiamati in diverse sfumature, ma che dovrebbero essere le stesse persone; a loro, chiedo di leggere attentamente, magari chiedere chiarimenti, perché il dubbio, non solo è lecito, ma indicativo d’interesse, chiedo anche collaborazione, a coloro che