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giovedì 25 febbraio 2021

Archeologia della Sardegna, Civiltà Nuragica. Pozzo Sacro Is Pirois di Villaputzu e Pozzo Sacro Funtana Coberta di Ballao.

 Archeologia della Sardegna, Civiltà Nuragica. Pozzo Sacro Is Pirois di Villaputzu e Pozzo Sacro Funtana Coberta di Ballao.

Is Pirois - Villaputzu

Da Cagliari, si percorre la s.s.125 verso Tertenia e al km. 88,4 dopo aver superato il rio S. Giorgio si trova il cartello del Pozzo Sacro. Seguendo le indicazioni si prende una strada sterrata sulla destra e dopo 750 m si supera il fiume e si continua per altri 300 m fino ad arrivare al parcheggio che dista circa 150 m. Il pozzo sacro, ralizzato in scisto, fu edificato intorno al 1200 a.C. nel Sarrabus, al confine tra Villaputzu e Tertenia. Fu scoperto alla fine degli anni Settanta e furono realizzate due campagne di

scavo condotte da Maria Luisa Ferrarese Ceruti per rimuovere i crolli che coprivano l’edificio. Il monumento sorge sul pendio di una collina vicino a delle capanne, vicino al nuraghe Nurresu visibile sulla collina posta di fronte al pozzo. L’analisi dei reperti testimonia una continuità di frequentazione da epoca nuragica fino ad anfore di età romana imperiale e vandala. Il monumento si è adattato al pendio della collina e presenta un elevato di maggiore altezza a valle, mentre  nel dislivello ci sono il pozzo e un secondo ambiente circolare costruito sulla tholos che ne chiude la camera; sempre a valle nella parte esterna si può notare il paramento murario a vista realizzato con pietre di diverse dimensioni.  

La struttura mostra filari di lastrine di pietra locale disposte con regolarità e accuratezza, con 11 o 12 eleganti gradini che portano al pozzo e 8 architravi che formano una sorta di scala rovesciata che fa da tetto alla scala, larga non più di un metro. Ai lati dell’ingresso sono presenti due bracci murari che introducono alla facciata e alla scala, realizzati con tecnica simile a quella del muro esterno. All’interno c’è una tholos conica di 75 cm alta 4 metri. L’acqua arriva da una sorgente ma non si riesce a capirne l’effettiva profondità. Il pozzo è ricoperto da un ambiente circolare (diametro 3 metri) che prosegue la struttura sviluppandosi in altezza. In questo vano non ci sono accessi dall’esterno e il pavimento, coperto da lastre di pietra, ha un piccolo foro in corrispondenza della chiave di volta della tholos interna. Tra la parete ed il pavimento è inoltre possibile apprezzare una piccola nicchia.  


Funtana Coberta - Ballao

Dal centro di Ballao si prende la strada per Escalaplano, dopo circa 3 km. si gira a sinistra, si percorrono poche centinaia di metri in una strada bianca che passa tra alcuni terreni adibiti a pascolo. Il pozzo sacro Funtana Coberta si trova alla destra della strada bianca, ma occorre osservare con attenzione perchè, pur trovandosi a soli 30m dalla strada, non è facile individuarlo. Si tratta di una costruzione del 1200 a.C. che si trova a Ballao, nel Sud Sardegna. Gli scavi del 1918 di Antonio Taramelli e del 1994 di Maria Rosaria Manunza, hanno portato alla luce oggetti in bronzo, tra cui spade per giuramenti religiosi, lingotti ox hide e statuette. Il tempio, costruito in roccia calcarea, è lungo 10,60 m, presenta un ingresso rettangolare largo 2 metri, una scala di 12 gradini coperti da 12 architravi, che porta alla tholos alta 5,50 m e larga al fondo 3,50, con una pavimentazione di lastroni disposti a raggio. Nel pavimento sotto la cupola, in posizione non centrale, si apre la gola del pozzo, ricoperta da 34 corsi di pietre, che sprofonda per 5,20 m, con una bocca di 1,35, che si riduce a 0,90 sul fondo, scavato nella roccia, dove sgorga la sorgente d'acqua. 

Le strutture esterne si limitano al muro perimetrale a forma di serratura di chiave che racchiude l'atrio ed il tamburo del pozzo. Il crollo della parte superiore, nell'aprile del 2013, ha portato il livello dell'acqua a quello dell'entrata della scala. Sotto un primo strato di età romana è stato trovato un secondo strato in cui gli elementi culturali sono nuragici, con ceramica del bronzo medio e recente.  Nello strato più antico è stata rinvenuta un anfora con frammenti di spade per giuramenti religiosi e lingotti ox hide. Tra gli oggetti trovati anche asce le cui matrici di fusione furono trovate nei pressi del nuraghe Albucciu ad Arzachena. Queste asce sono simili a quelle trovate nell’Arcipelago britannico, della civiltà micenea (Tardo elladico III) e di Troia VIIb. Oltre a questi oggetti, furono ritrovati frammenti di statuette di bronzo: la testa di un arciere, l'orecchio di un animale, un piede con supporto. In particolare, il piede è identico a numerose statuette di bronzo (tra queste un capo tribù, un arciere tipologia Teti, un capo tribù tipo Monte Arcosu, guerrieri con spada e con arco o con spada e scudo di Uta, il soldato con stocco e scudo sulle spalle di Sorgono. La vita del pozzo si conclude entro gli inizi del periodo bronzo finale. In Bulgaria, quella che fu l'antica Tracia, nei pressi del villaggio di Garlo, situato a circa 50 km ad ovest di Sofia (l'antica Sardica) nell'area del fiume Strimone, nel 1981 l'archeologa Dimitrina Djonova portò alla luce il pozzo sacro di Garlo, la cui architettura sono molto simili a quelli di Funtana Coberta. 


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