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domenica 23 luglio 2017

Archeologia: lingua e scrittura antica. I segni geroglifici degli egizi, una scrittura che avvicinava agli dei.

Archeologia: lingua e scrittura antica. I segni geroglifici degli egizi, una scrittura che avvicinava agli dei.

Marilina Betrò scrive: "Le centinaia di segni che composero il sistema geroglifico (i più usati sono circa 700) furono fissati attingendo alla realtà che circondava gli anonimi inventori del codice grafico dell'antico Egitto. Pur nella loro stilizzazione, le loro sequenze colorate, sulle pareti dei monumenti superstiti di quella antichissima civiltà, a distanza di millenni ricompongono per noi un universo perduto o ampiamente mutato: uccelli ormai estinti o migrati in più lontane regioni incedono impettiti o si librano in aria; oggetti familiari a chi amorevolmente li incise e dipinse suggellano per noi il segreto della loro funzione; uomini, donne e bambini, abbigliati in fogge e costumi esotici, ci offrono il loro profili immoto (...) Un microcosmo congelato nella pietra".
geroglifici egizi sono i segni che compongono il sistema di scrittura monumentale monumentale utilizzato in Egitto. Era una combinazione di elementi ideografici, sillabici e alfabetici. L'uso era riservato a monumenti o oggetti, come stele e statue, concepiti per essere eterni; la scrittura corrente e quotidiana in Egitto era quella ieratica, simile a quella del sistema minoico all’inizio del II Millennio a.C.  Fino a due secoli fa, la più antica iscrizione geroglifica è stata la Paletta Narmer, datata al 3000 a.C. e trovata a Hieracompolis, l’attuale Kawm al-Ahmar. Nel 1998, uno staff archeologico tedesco che scavava ad Abydos, oggi Umm el-Qa'ab, scoprì la tomba U-j di un sovrano predinastico e rinvenne trecento tavolette d'argilla iscritte con proto-geroglifici in un sepolcro della fine del
IV Millennio a.C.
La comparsa dei geroglifici fu dovuta al bisogno di comunicare quanto non si poteva rappresentare visivamente, come i numeri, i nomi propri, i fenomeni mentali.
Non molto prima dell'era Cristiana si giunse ai tre tipi di scrittura egizia conosciuti, ciascuno usato per uno scopo diverso:
- GEROGLIFICO, alla lettera «segno sacro inciso». Il termine si applica ora a tutti i tipi di scrittura egizia pittografici, dai minuziosi segni policromi che decorano le tombe agli esemplari abbreviati scritti con una cannuccia sui papiri di contenuto religioso;
- IERATICO, impiegato dai sacerdoti nei libri religiosi e derivato dalla forma geroglifica abbreviata (di cui sopra). Si è esteso l'uso del termine a molte altre varietà ancora schematiche di scrittura reperibile nei testi letterari e nei documenti ufficiali;
- DEMOTICO (popolare), forma derivata da quella ieratica usata a partire dal 700 a.C. ca., epoca della dinastia etiopica, e usata generalmente per esigenze di vita quotidiana (impiego «laico»).
Fra geroglifico e demotico esistono molte varietà intermedie.
La scritttura geroglifica era essenzialmente monumentale, incisa su pietra; quella ieratica, in pratica antica quanto la geroglifica, era impiegata come la demotica per scrivere su papiri, tavole di legno, cocci di terracotta e schegge di calcare.

Fonti: Alan Gardiner, 'La civiltà egizia', e Marilina Betrò, 'Geroglifici - 580 segni per capire l'antico Egitto'


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