Diretto da Pierluigi Montalbano

Ogni giorno un nuovo articolo divulgativo, a fondo pagina i 10 più visitati e la liberatoria per testi e immagini.

Directed by Pierluigi Montalbano
Every day a new article at the bottom of the 10 most visited and disclaimer for text and graphics.
History Archaeology Art Literature Events

Storia Archeologia Arte Letteratura Eventi

Associazione Culturale Honebu

Translate - Traduzione - Select Language

martedì 25 ottobre 2016

Archeologia. La preistoria in Sardegna, le prime forme organizzate di popolamento: cultura Bonu Ighinu.

Archeologia. La preistoria in Sardegna, le prime forme organizzate di popolamento: cultura Bonu Ighinu.
di Pierluigi Montalbano

Le genti di Bonu Ighinu risalgono all’inizio del IV Millennio a.C. e prendono il nome da Mara, nel territorio sassarese, dove si trova Sa Ucca de Su Tintirriolu (la bocca del pipistrello), una grotta nella quale furono trovati interessanti resti archeologici. Questi gruppi umani furono i primi a utilizzare le cavità naturali come sepolcri dei defunti, realizzando tombe di forma ovale e con soffitto a volta. Inizialmente praticavano l’agricoltura, ma vivendo vicini alle coste, certamente specializzarono qualche forma di pesca. Successivamente occuparono la piana di Oristano, nei pressi di Monte Arci, un territorio ricco di ossidiana, la preziosa pietra lavica utilizzata per realizzare utensili taglienti. Le
case erano interrate, dotate di tronchi in legno che sostenevano la copertura realizzata con erbe palustri. Altri insediamenti frequentati dalle genti di Bonu Ighinu sono la Grotta Corbeddu e la Grotta Rifugio, ambedue a Oliena, favorevoli all’antropizzazione per la presenza di stagni, lagune e piane coltivabili. La ceramica di questa cultura proviene da ripari sotto roccia e, soprattutto, dalla necropoli di Cuccuru S’Arriu, nei pressi di Cabras. Abbiamo vasi a impasto grossolano e semi-fine, di colore vivo e rosso, con superfici non decorata, scodelle e vasi con piccole anse perforate orizzontalmente. Si conosce anche vasellame con impasto duro, depurato, ben cotto, a superficie liscia e brillante di colore grigio con tonalità rosso scure. Le forme hanno la base convessa e nelle anse si scorgono piccole figure umane o protomi animali. Fra le decorazioni si notano piccoli punti circolari o triangolari, disposti in file orizzontali e parallele alla base del collo, in forme di triangolo o rombo. Le pietre utilizzate erano prevalentemente ossidiana e selce, con esportazioni della prima in Corsica, Italia del nord e Francia. L'industria su pietra levigata vede asce levigate trapezoidali, e tutto l’occorrente per l’attività agricola, ad esempio macine e pestelli.


Nessun commento:

Posta un commento