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venerdì 19 novembre 2010

...ancora su Atlantide.


La Sardegna è la mitica Atlantide?
di Sergio Frau

Alla Borsa Archeologica di Paestum, Guglielmo Pepe, direttore di National Geographic Italia, Mario Tozzi, primo ricercatore CNR e conduttore televisivo, e Sergio Frau, giornalista, s'incontrano il 20 novembre sul tema: Isola Mito? La Sardegna domanda, la geologia risponde.
Archeologia & Geologia: strana coppia, davvero... Galeotto di quest'unione è stato un libro di qualche anno fa: Le Colonne d'Ercole, un'inchiesta che, ipotizzando un prima collocazione delle colonne al Canale di Sicilia, ha fornito una chiave di lettura nuova a molte testimonianze autorevoli che ci arrivavano dal mondo antico. Da strampalate e spaesate che apparivano, ambientate da sempre al di là di Gibilterra, quelle testimonianze firmate Omero, Erodoto, Platone sono riapparse assai più realistiche, scrupolose - talvolta satellitari - entrando nel Mediterraneo occidentale.
Come quando un Platone, serissimo, ci racconta che dalla grande, grandissima Isola di Atlante, terra del tramonto - sorella della Roccia di Prometeo, il Caucaso dell'Alba greca - si raggiungevano altre
isole e la terra che tutto circonda. E che quell'isola era stata grande, ricca di metalli e felice di tutto, fin quando non venne travolta da cataclismi marini che Zeus inviò per rendere migliori i suoi abitanti.
Ebbene che si fa quando c'è Platone ti giura una cosa così, spingendoti ormai in Sardegna?
Si verifica. Si cercano altre testimonianze. Le si valuta. Le si confronta...
Questo racconteremo a Paestum...
Metti quel Ramesse III che sulle mura di Medinet Habu, li dove sono effigiati i guerrieri Shardana [uno dei popoli del mare citati dagli egizi nel II millennio a. C, secondo molti archeologi originari della Sardegna, ndr] fa incidere: "Gli stranieri venuti dal Nord vedono le loro terre scuotersi: il loro paese è distrutto, le loro in angoscia... I Popoli del Settentrione complottavano nelle loro isole ma, nello stesso tempo, la tempesta inghiottiva il loro paese... Nun (l'Oceano degli Egizi) è uscito dal suo letto e ha proiettato un'onda immensa che ha inghiottito città e villaggi...".
Se poi il terzo testimone a confermarci un disastro marino nell'Isola d'Occidente è niente meno che Omero il quale, nel libro VIII dell'Odissea scrive che Poseidone la colpirà a mano aperta, a quel punto l'unica è chiedere aiuto a geologi e geofisici per una verifica sul campo, come ci è stato consigliato dai migliori antichisti del Mediterraneo in due convegni all'UNESCO e all'Accademia dei Lincei.
Grazie a decine di foto aeree di Francesco Cubeddu (che le ha realizzate con il suo paramotore) abbiamo documentato moltissimi nuraghi sepolti dal fango che stiamo sottoponendo all'attenzione dei migliori nomi della geologia. Le stesse foto le mostreremo con Mario Tozzi, nell'incontro di Paestum, cercando di contaminare con i nostri dubbi le intelligenze pronte a ragionare.
È fango marino, quello che copre torri alte anche 30 metri?
È una Pompei del Mare quella strana Sardegna delle piane sommerse?
La sentenza verrà dalla stessa terra di Sardegna: ad aprile renderemo pubblici i risultati della ricerca appena avviata. Di fatto sarà una sorta di autobiografia di un'isola, che - grazie ad analisi e micro-carotaggi, e agli esperti in grado di decifrarli - racconterà come da paradiso che fu con le sue 20 mila torri megalitiche, divenne, d'improvviso, nel XII secolo a.C., un inferno di abbandoni, miseria e mal'aria fino al DDT degli Americani, a metà del secolo scorso.
Una scommessa, certo.
Ma una scommessa per bene: è almeno mezzo secolo che veri e propri cervelloni, come Edgar Morin o Michel Gras, vanno predicando che per far ricerca (e raggiungere nuovi risultati) le scienze e i saperi devono collaborare: interdisciplinarietà, dunque, contro rocche o arroccamenti specialistici che, alla lunga, rischiano di bloccare non solo i ragionamenti ma persino la voglia di cercare per capire.

Fonte http://www.nationalgeographic.it/popoli-culture/2010/11/18/news/la_sardegna_la_mitica_atlantide_-138420/

Le Colonne d'Ercole. Un'inchiesta.
La prima geografia. Tutt'altra storia.
di Sergio Frau
Nur Neon, 2002, pp. 800


Indagando sulle Colonne più famose della storia e della geografia, l'inchiesta perquisisce il Far West dei greci più antichi, ovvero il Mar Grande d'Occidente. Quasi a sorpresa, riappaiono le sue genti e fatti quasi dimenticati: lo scontro dei Popoli del mare, abitanti delle isole contro l'Egitto di Ramesse III; il ruolo di Shardana e dei Filistei provenienti dalla Sardegna in quella che, certo, fu la Primissima Guerra Mondiale; ma anche gli strani gemellaggi che legano Anatolia, Sardegna, Bulgaria. Confrontando testimonianze di archeologi, etimologie segrete e brani di autori classici, il libro svela molti di quelli che vengono considerati enigmi e che invece, molto più semplicemente, erano soltanto dei malintesi in grado, però, di criptare la nostra prima storia.


Immagine da http://blog.libero.it/littlependragoon/

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