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martedì 20 luglio 2010

Phoenike - Fenici in Sardegna - Tharros


Tharros

A Tharros abbiamo la città punica e la città romana ma la Tharros mediterranea non si capisce dove fosse ubicata. Iniziamo con le due necropoli: quella settentrionale posta nel villaggio di San Giovanni, e quella meridionale. Tutti i musei del mondo hanno migliaia di reperti mediterranei e punici provenienti dalle tombe di Tharros. Non sappiamo se le due necropoli servissero due centri diversi. Della città mediterranea ci sono il tophet e qualche tomba. La necropoli meridionale è molto estesa e fu saccheggiata nell’Ottocento. Fino a qualche anno fa si pensava che la necropoli mediterranea fosse piccola e si trovasse presso la Torre Vecchia, mentre la necropoli punica doveva essersi estesa nell’area circostante ma gli ultimi scavi hanno dimostrato che non è così. Le tombe arcaiche sono di due tipi: a fossa e a cista litica. In molte di quelle a fossa ci sono tracce di bruciato e abbiamo incinerazione primaria. Altre, più piccole, sono a deposizione secondaria. L’unica tomba mediterranea documentata nella necropoli meridionale è stata trovata a filo con una tomba punica, quindi i punici conoscevano l’esatta ubicazione delle tombe fenicie e scavavano le loro a filo, rispettando le precedenti. La tomba mediterranea a fossa era coperta con lastre di arenaria cementate con argilla. Sotto le lastre la deposizione era ad incinerazione secondaria con il corredo costituito dalla brocca con orlo a fungo, il piatto e la pentola. Nell’Ottocento il Pais segnalò una tomba a cista litica.

In età punica ci sono due tipi di tombe: a fossa parallelepipeda e a camera. Le prime erano scavate nella roccia e coperte da lastre, a volte inserite in riseghe scavate in alto e cementate con argilla. Quelle a camera occupavano il terreno in profondità, mentre negli spazi liberi si alternavano quelle a fossa che erano più superficiali. Il modulo di accesso era a dromos, con scale che nella fase più antica occupavano tutto il lato breve, mentre nelle tombe più recenti si limitavano ad una fascia, come quelle africane. Un unicum è costituito da una tomba che ha la scala al centro. Dopo la deposizione del defunto l’ingresso veniva sigillato con una lastra cementata con argilla e il dromos della tomba veniva riempito di terra. Le camere sono piccole, spesso con delle nicchie sulle pareti laterali e i pavimenti si trovano a livello più basso del dromos. In molti casi ci sono delle linee dipinte in ocra rossa, come le tombe africane e una cinquantina di Cagliari. Come a Kerkouane, vi sono delle tombe che sono state intercettate dal dromos di altre tombe costruite successivamente. In questi casi veniva ricostruito il paramento murario della tomba. Il dromos veniva ultimato prima di costruire la camera perché ci sono casi in cui è completo ma la camera non è stata costruita perché avrebbe distrutto la tomba adiacente. Gli scavi hanno evidenziato tantissimi cippi funerari. La necropoli settentrionale è simile dal punto di vista tipologico a quella meridionale e sono state trovate anche qui delle tombe fenicie integre, scavate nella sabbia anziché nella roccia, coperte con lastre e il rito di sepoltura prevedeva l’incinerazione primaria. La necropoli è stata depredata ma le tracce hanno restituito dei materiali interessanti che mostrano tombe puniche con dentro materiali mediterranei. Anche questa potrebbe essere una prova della precoce penetrazione da parte dei cartaginesi, già intorno al 680-650 a.C.
Il testo di Acquaro su questo importante centro è completo e ne consiglio la consultazione.

Nelle immagini aeree il territorio di Tharros con strutture sommerse che potrebbero rivelarsi un antico porto.

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